Non solo il talento
Titolo: Blinded by the Light – Travolto dalla musica (2019)
Regia: Gurinder Chadha.
La pellicola è un adattamento cinematografico delle memorie del giornalista del The Guardian Sarfraz Manzoor “Greetings from Bury Park”.
Il risultato è un film “classico”, dove a dispetto dell’atmosfera kenloachiana, si dipana l’epopea della realizzazione di un sogno.
In una stagione cinematografica (2019) che ci ha proposto con grande clamore i biopic di Freddy Mercury e di Elton John (il secondo notevolmente più riuscito del primo), ecco un altro un film che ci racconta di un musicista. Questa volta l’idolo è Bruce Springsteen.
Ed ecco la vera magia del film: il Boss non appare mai, eppure riempie le scena con il miracolo dell’ispirazione.
È un racconto di cambiamento, è un racconto di rivalsa rispetto alle ingiustizie, ai percorsi tracciati, alle divisioni sociali dove le parole del cantautore americano offrono la “scusa” per risvegliare la coscienza del protagonista, in verità già profondamente vivace.
Blinded by the Light è un racconto di formazione, complesso come la vita è complessa.
I temi che il giovane protagonista affronta sono diversi, ognuno dei quali sarebbe sufficiente a fornire la trama per un romanzo:
- Un talento prorompente che per essere coltivato deve riscrivere un futuro precostituito.
- La peggiore Gran Bretagna che la storia moderna ricordi, l’era di Margaret Thatcher e della crisi economica degli anni ‘90.
- La provincia industriale triste, desolata e senza prospettiva.
- La comunità musulmana pakistana con le sue tradizioni e le sue chiusure.
- L’adolescenza impegnata a mediare tra aspirazioni e costrizioni.
- Il razzismo subito e quello introiettato.
È il meraviglioso viaggio dell’eroe che non finisce nel luccichio di lustrini e di eccessi, ma che suggerisce che il progresso, l’integrazione e la crescita non si possono fermare, raccontato con la gravità di un realismo che a tratti strizza l’occhio al musical, e anche alle coreografie di Bolliwood.
È la storia di come gli eroi che ci ispirano e i valori che portano possono aiutarci ad essere eroi.
Quando le luci in sala si riaccendono, ci si scopre commossi.
Perché non esiste nulla che commuova quanto il talento.
Come nella realtà, quando va tutto bene, non c’è lieto fine, ma il miglior finale possibile e tanta strada davanti.
Come nella realtà, nei pensieri resta una domanda…
Chissà se per tutti la stessa…