Le regole per un powerful message
Il dono o regalo è il passaggio di proprietà di un bene da un soggetto ad un altro senza una compensazione .
L’atto del regalare è un potente atto di comunicazione.
Nel 1924 l’antropologo e sociologo francese Marcel Mauss pubblicò il “Saggio sul dono”.
A partire dall’osservazione dei costumi e delle usanze delle tribù Maori, teorizzò come lo scambio di beni è uno dei modi più comuni e universali per creare relazioni tra individui. L’atto del donare, svincolato da ogni codificata regola di scambio, è definito dal criterio della reciprocità.
Mauss nel suo saggio descrive le tre fasi che definiscono il processo della relazione attraverso il dono: dare, ricevere e accettare e ricambiare.
L’ultima fase ovvero la “restituzione” non è definita da un rituale rigido nei tempi e nelle modalità ma si configura come un obbligo morale da agire come consuetudine.
Il primo dono tra due individui apre così la via a una catena di scambi potenzialmente infinito che attivano la relazione.
Lo studio di Mauss sottolinea come il donare sia un atto ibrido poiché sta al di fuori delle logiche dello scambio a fini di lucro ma anche dalla generosità caritatevole. Regalare non è mai “a fondo perduto”.
A livello spirituale e magico, l’oggetto donato trattiene in sé un legame con il donatore. L’oggetto diviene il prolungamento stesso di chi dona.
Insomma un regalo “impegola” sempre!
Perché ho scelto di affrontare questo tema? Il regalo è un atto imprescindibile di comunicazione e come tale ha per me un fascino a cui è difficile resistere.
Vi siete mai domandati se preferite fare regali o riceverli?
Rispondere a questa domanda non è facile.
Quanta aspettativa c’è sul volto di chi scarta voracemente un pacchetto? Quanta aspettativa c’è negli occhi di chi attende l’emozione che si disegnerà su quel viso all’apparire del regalo?
Ci sono persone che appena hanno acquistato i regali di Natale, magari con largo anticipo, continuano a sollecitare l’apertura dei pacchetti e non stanno nella pelle per la gioia di vedere la reazione di chi li riceverà.
L’oggetto impacchettato, la confezione, il rituale con cui viene donato racconta di chi dona ma racconta anche del suo punto di vista su chi riceve.
A livello di comunicazione il regalo è latore di tre messaggi intersecati eppure distinguibili
- Chi è e da cosa è spinto chi regala
- Chi è e come viene considerato chi riceve
- Qual è la relazione che intercorre tra chi regala e chi riceve
L’atto del dono è sempre un processo di riconoscimento identitario.
Vi racconto come ho preso coscienza di questo potente meccanismo.
Avevo circa vent’anni. Era un momento un po’ difficile in famiglia, faticavo a comunicare con assertività la mia passione per il teatro ai miei genitori. I confronti, e a confrontarsi erano da una parte la mia indomita decisione di fare del teatro la mia professione e dall’altra la preoccupazione dei miei per un futuro incerto, si trasformavano spesso in scenate. Mi sentivo oppressa dalle loro aspettative nei miei confronti e mi sentivo incompresa. Ci trovavamo in una situazione di stallo che si sbloccò quando un sabato sera rientrarono a casa con un pacchetto per me. Nel pacco regalo c’era un accappatoio da viaggio che mi sarebbe servito, dissero, per le mie tournée.
Quell’accappatoio che mi ha accompagnato per moltissimi anni mi diceva che avevano capito la mia decisione e che erano dalla mia parte. Raccontava di loro, della loro preoccupazione e della loro fatica di fronte alle mie modalità estreme e di come ci fosse amore e sostegno.
Da quel momento in poi è stato chiaro il valore del gesto di fare un regalo e i miei regali sono sempre frutto dell’attenzione per chi riceve, del rispetto per i suoi gusti e per i miei e di un certo gusto per la reazione di gioia o meraviglia che possono suscitare.
Fare un regalo, e non intendo i regali che si devono fare, quanto quelli che si scelgono come atti consapevoli di interazione, è una dichiarazione di intento!
Propongo due esercizi:
Pensa a un regalo che hai ricevuto e scrivi su un quaderno il messaggio che ti ha trasmesso, cosa ti ha rivelato di chi te lo ha fatto e di quello che riconosceva in te
Pensa a un regalo che hai fatto e scrivi su un quaderno la motivazione che ti ha spinto, cosa volevi comunicare di te e della vostra relazione
Un altro esercizio a cui tengo moltissimo è il regalo che possiamo fare a noi stessi. Cerchiamo con cura qualcosa per noi e per dirci che siamo bravi, che ci vogliamo bene e che abbiamo fiducia nelle nostre capacità.
Ti chiedo, se ti va, di condividere una tua storia di un regalo importante che hai fatto o che hai ricevuto. La comunicazione è stata efficace? Come ha influito sulla relazione? Cosa ti ha mostrato che non eri in grado di vedere prima di riceverlo o di farlo?
Possiamo scoprire insieme le regole per un powerful message!