Chi ha inventato i progetti? Probabilmente i progetti sono sempre esistiti, pensa alla meraviglia della creazione: è un magnifico progetto in suddiviso in sette fasi di realizzazione!
Di sicuro non stati i project manager ad inventare i progetti, i project manager hanno scoperto il modo per portarli a compimento in modo vantaggioso e organizzato.

Chi ha inventato la felicità? Anche qui, ovviamente non è il coach a attribuirsi questa paternità, ma solo l’aver scoperto un metodo per raggiungerla.

Sono impazzita? Perchè iniziare questo articolo con tutti questi paradossi? I tre webinar  che ho tenuto per i project manager del branch PMI NIC nel mese di aprile mi hanno portato a riflettere sul rapporto tra project management e coaching. (*)

Amo pensare che il coach sia un project manager dedicato al progetto di vivere!

Amo pensare che ognuno di noi si deve sperimentare come project manager dei propri obiettivi di vita!

Ecco le powerful question per un progetto felice.

1. Quale significato ha per me l’obiettivo del progetto?

Fondamentale per i progetti personali ma una vera chiave per la riuscita del progetto se si tratta di progetti assegnati dall’azienda o dal cliente. La gestione di un progetto non è mai solo un compito da portare a termine seguendo passo passo il metodo e le procedure. Serve passione perché solo con la passione possiamo attivare la creatività e trovare soluzioni efficaci, inedite e vincenti. Questo è il modo per fare la differenza. A dispetto di tutti quelli che, ancora, sostengono che servono persone che lavorano e non project manager. Occorre creare un dialogo tra i requisiti di progetto e le esigenze della nostra crescita personale.

2. Quali tra le mie caratteristiche personali possono fare la differenza in questo progetto?

I project manager non sono tutti uguali, la cifra individuale fa la differenza. La consapevolezza dei nostri punti di forza aiuta la nostra assertività, la nostra capacità di comunicare e di motivare chi lavora al nostro fianco. Nei progetti personali si cade spesso nell’errore di pensare che siano solo per noi al di fuori di un contesto più ampio, si cade nel confronto impietoso con gli altri e con quello che vediamo della loro realizzazione.

3. Quali tra i miei punti di debolezza possono danneggiare il progetto?

Non siamo super uomini. Identifichiamo le aree di progetto nelle quali non siamo forti. Se è vero che non tutte le attività possono essere delegate è altrettanto vero che possiamo “chiedere aiuto”. Chiedere aiuto significa essere coraggiosi e mostrare la nostra vulnerabilità ma anche creare relazioni autentiche e reciproche, oltre che riconoscere il valore degli altri.

4. Se avessi un budget illimitato come vorrei realizzare questo progetto?

Qualcuno obietterà che porsi questa domanda significa mettere in discussione un progetto in uno dei suoi tre pilastri fondativi (cosa, in quanto tempo e a quale costo), eppure è fondamentale per pensare “in grande” e non precludersi possibilità creative. Quando emergeranno soluzioni veramente significative, saremo in grado di trovare il modo di realizzarle rispettando il budget.

5. Con chi desidero lavorare in questo progetto?

Scegliere i fornitori e gli interlocutori per un progetto è un lusso che non sempre è possibile permettersi sul lavoro, ma è bene esercitare almeno il livello di autonomia che l’azienda o il cliente ci lascia. Significa assumere la responsabilità della relazione e del risultato realizzativo che questa relazione produce.

Nei progetti personali è fondamentale scegliere i nostri partner di progetto e suggerisco di farlo considerando la facilità di comunicazione, la disponibilità dell’interlocutore, la fiducia nelle sue capacità e, perché no?, l’idea di introdurre una voce “fuori dal coro” che porti energie nuove e che proponga scenari non ancora collaudati.

Cosa è dunque un progetto felice?

È un progetto in cui

coltiviamo i nostri valori personali
possiamo spendere i nostri migliori talenti
crescere nelle aree in cui siamo più deboli,
mettendo in campo soluzioni in cui crediamo

con interlocutori che stimiamo

e… raggiungere l’obiettivo!

Se hai provato a rispondere a queste domande ma fatichi a tradurle nella pratica e avresti voglia di impostare felicemente il tuo prossimo progetto e pensi che il coaching potrebbe essere un aiuto e un supporto efficace, contattami. Insieme affronteremo il tuo progetto e capiremo come orientarlo alla felice realizzazione.

Felice progetto a tutti!


(*) I tre appuntamenti con il PMI NIC per la serie “A pranzo con il NIC”
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