Come già ribadito, non sono nata come coach insieme a questo sito.

Questo sito è il vestito che ho deciso di indossare quando mi sono sentita pronta per presentarmi al mondo. La mia attività da coach conta già su una piccola storia di opportunità che la vita mi ha offerto e che ho cercato di cogliere.
Una di queste opportunità è arrivata dalla scuola in cui mi sono formata, o meglio dalla sua estensione business.
Non ho fatto mai mistero del mio desiderio di occuparmi di temi legati all’area job, nella sua declinazione più life ossia alle interazioni tra persone all’interno del perimetro professionale.
Cosa potevo mettere in campo? Cosa era nelle mie corde e immediatamente utilizzabile in ambito di job coaching?
Sul blog di Accademia Business, con cui collaboro, ha pubblicato una decina di miei articoli. Si tratta di articoli dalla natura gioiosamente istituzionale!

In principio fu amore
Da dove inizia tutto questo?
Come spesso accade le cose belle, anche e soprattutto quelle inattese, nascono da un amore. Amore per il lavoro. Amore per i meccanismi del lavoro e, udite udite!, amore per le aziende! Contrariamente quanto accade a molti, io credo nel lavoro come strumento per essere felici e nell’azienda come luogo dove si può essere felici. Credo nell’organizzazione e credo nelle regole, così come credo nella responsabilità e nell’autonomia dell’individuo.
Per questo scrivo regolarmente sul blog di Accademia Business.
Il tessuto produttivo di una comunità non può essere costituito solo da validi liberi professionisti, per prodotti/servizi complessi è necessaria una complessità nella struttura che li costruisce o li eroga.
Non è un caso che nella storia dell’evoluzione umana la nascita del linguaggio e della narrazione ha coinciso con lo sviluppo della tecnologia.
Il blog di Accademia Business è un canto a più voci, dove ogni autore approfondisce il proprio perimetro di azione e declina la sua filosofia.

Job coach a chi? Al project manager o all’attore?
A settembre del 2018 nell’articolo DEL PROJECT MANAGER NON SI BUTTA NIENTE ho esposto nel corso di una “intervista a me stessa” come la professione di project manager faccia tesoro di esperienze di natura eterogenea, nel mio caso il teatro.
Alla possibile interazione tra teatro e azienda ho dedicato i due articoli di ottobre e di novembre 2018, TEATRO E AZIENDA: UN FELICE CONNUBIO e LA VALIGIA DELL’ATTORE AL SERVIZIO DEL TEAM E DEL LEADER: IL PUBLIC SPEAKING

Con un approccio project management ho scritto di definizione degli obiettivi nel processo di formazione per le piccole aziende DEFINIRE GLI OBIETTIVI DI UN PROGETTO DI FORMAZIONE EFFICACE.

Team coaching, il futuro
Un tema cruciale è la gestione del team e la collaborazione tra persone, tema che ho proposto in tre interventi:

DA COLLEGA A MANAGER: GESTIRE LE RELAZIONI,
IL GRUPPO IN AZIENDA: UNA STORIA SEMPRE NUOVA,
LA COLLABORAZIONE IN AZIENDA: UNA LEVA DI SUCCESSO

Il rapporto dipendente-azienda è spesso tema dei percorsi di coaching, e ogni rapporto per funzionare deve poter contare sulla solidità del patto sancito (LA PROMESSA) e sul rispetto reciproco (COMFORT ZONE: UNA QUESTIONE PERSONALE).

Continuerò a scrivere per Accademia Business (così come per Anti-blog di Ilenia La Leggia) e darò informazione di Backstage su questi contributi una volta al mese nella sezione “Fuori scena” di Stage-door blog!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *