Diventa regista del tuo speech!
Sullo Stage door blog, ho scritto recentemente l’articolo “10 modi per allenare (indirettamente) il public speaking”. Tra i miei suggerimenti nelle prime posizioni c’era “vedere film e serie TV”.
Di cosa si tratta? Possibile che un prodotto artistico, narrativo e soprattutto ricreativo possa aiutarci a essere più performanti quando parliamo in pubblico? La nostra efficacia nel public speaking può davvero migliorare andando al cinema?
Il public speaking prende ispirazione e ricava indicazioni utili dall’arte delle immagini in movimento. Il risultato che possiamo ottenere è, come sempre, direttamente proporzionale al livello di consapevolezza che siamo in grado di applicare alla visione.
Livello 1- guardiamo
Otteniamo un beneficio indiretto (una specie di effetto collaterale) anche semplicemente guardando il film o la serie TV e godendo del piacere della visione. Il prodotto filmico, anche nelle sue accezioni più sperimentali, è un prodotto narrativo. Fruire storie è il modo più semplice per familiarizzare con la narrazione. Sedimentiamo nella nostra memoria racconti, formule letterarie e strutture alle quali attingere nel momento in cui saremo noi attori attivi del racconto.
Livello 2- analizziamo la macro-struttura narrativa
Le strutture narrative filmiche sono prese per lo più in prestito dalla letteratura, con il potere di moltiplicarne prepotentemente l’efficacia. Pensate all’effetto del flashback, parola composta da (to) flash ‘lampeggiare’ e back ‘indietro’, che sullo schermo interrompe l’ordine cronologico degli avvenimenti per rievocare un episodio precedente! Pensate a quante volte sullo schermo abbiamo visto scene di magia, rappresentazioni di sogni e visioni! Se usiamo nei nostri speech termini come prequel, sequel o apriamo efficaci incisi con il roboante titolo di flashback otteniamo il duplice vantaggio di suggerire scenari e di comunicare efficacemente la struttura del nostro racconto.
Livello 3- individuiamo le figure retoriche della micro-narrazione
Il contenuto emozionale dello speech è il contenuto che
“incolla” il pubblico concentrando l’attenzione. L’emozione per sua stessa
natura è ancorata ad una percezione sensoriale. Nel caso del cinema e negli
speech l’ancora è visiva o uditiva principalmente ed esiste un vocabolario
iconografico denso e rilevante che nasce al cinema e al quale possiamo
attingere.
Cosa intendo dire? Ci sono immagini portatrici di significati che vanno al di
là della singola narrazione. Se in uno speech descrivo una scalinata evoco
emozioni che hanno le loro radici nelle moltissime scalinate che il cinema ci
ha mostrato. La corazzata Potëmkin, Norma Desmond de Il viale del tramonto, Rocky fino alla struggente immagine
del clown di Jocker.
Non solo, ci sono narrazioni costruite ricorrendo figure retoriche! Pensate a quanti film mostrano la statua del dittatore che crolla sotto le picconate per raccontarci la fine di un regime dittatoriale!
Avete già visto Jojo Rabbit? Il film è nelle sale e non spoilererò nulla, ma è un film veramente ricco di spunti sulla costruzione narrativa! Ne scriverò in uno dei prossimi articoli!
Non serve una competenza tecnica sul linguaggio cinematografico per imparare i meccanismi utili a suggerire negli occhi di chi ci ascolta un film, che risulta tanto più efficace quanto più aderente alla visione intima ed emotiva del pubblico. Polański in Rosemary’s Baby ci ha insegnato che nulla è spaventoso come quello che siamo costretti a immaginarci come tale, eppure il mostro di Alien doveva per forza essere mostrato per comunicare il terrore!
Livello 4- scriviamo il nostro discorso come fosse un film
Viviamo in un’epoca dominata dalle immagini, non si può prescindere da questo. Quando ci presentiamo al pubblico siamo responsabili oltre che dei contenuti che comunichiamo anche delle immagini che offriamo a chi ci ascolta. Siamo responsabili delle immagini su un doppio livello, da una parte di come ci mostriamo, dall’altra del film che suggeriamo ali occhi di chi ci ascolta.
È utile quindi fare l’esercizio di immaginare, progettare e scrivere il nostro speech come se si trattasse di un film. Questo esercizio ci aiuta a far dialogare le nostre immagini con quelle che il pubblico costruirà nella sua mente nell’ascoltarci. Questa capacità è la base dell’empatia e della comunicazione… e di un efficace public speaking!
Attiviamo la nostra capacità di essere registi del film che racconteremo alla platea!
il cinema è uno degli strumenti che utilizzo nel percorso I have a dream (contattami per un incontro conoscitivo, scopriremo insieme se fa per te!)
A quale film ti stai ispirando per il prossimo speech?