Il 2020 sarà ricordato con l’anno in cui gran parte della nostra vita si è trasferita online.
Come sappiamo questo trasloco è stato repentino e efficace quanto necessario.

La pandemia e il lock down che ne è derivato ha messo molti settori di fronte all’evidenza del “o così o niente”.

Ci siamo accorti che ampie aree della nostra vita di cittadini non erano affatto pronte a questa rivoluzione. Avete provato a richiedere un certificato? A rinnovare un documento?

Non è un problema di tecnologia né di formazione al suo utilizzo. Gli strumenti (device e applicazioni) sono ormai da una decina d’anni progettati per il pronto utilizzo di un utente anche inesperto.

Una rivoluzione culturale

La vera rivoluzione è culturale soprattutto ora che la vita online non è più relegata in ambito marketing o aziendale. La digitalizzazione della nostra vita quotidiana va ben al di là del change management aziendale.

Come in tutte le rivoluzioni esistono settori di avanguardia. Uno di questi è la formazione che già da tempo aveva sperimentato con buoni esiti la dimensione dell’aula virtuale. Il distanziamento sociale ha richiesto restrizioni non compatibili con la formazione in presenza.

In più, il lungo lock down è diventato l’occasione irripetibile per una super offerta di corsi, webinar e risorse online a cui attingere (anche gratuitamente). Moltissimi fra noi, vincolati allo spazio del nostro appartamento, hanno fatto tesoro di tempo e disponibilità per approfittarne.

All you can learn

È stato un momento di vera bulimia di fronte a un’offerta “all you can learn”: abbiamo seguito corsi per approfondire le nostre passioni e webinar per acquisire competenze da spendere in ambito professionale e conferenze sugli argomenti che ci incuriosivano.

Vi siete chiesti come è andato il vostro percorso di formazione da pandemia? Quante cose avete effettivamente appreso? Con quali risultati e con quali vantaggi?

Ho fatto una piccola indagine spaziando tra persone molto differenti tra loro per indole e per interessi. Ho raccolto storie e impressioni, tutte concordi hanno rilevato che: “la formazione online è veramente stancante”. Apprendere i contenuti erogati è costoso a livello energetico e le ragioni di tanta fatica sono principalmente:

  • Non siamo ancora abituati e siamo nel pieno del processo di adattamento
  • Il nostro interlocutore al di là dello schermo potrebbe non essere completamente padrone del metodo per comunicare efficacemente online
  • Noi potremmo non essere padroni del metodo per ascoltare e far fruttare nel modo migliore le informazioni che ci arrivano.

Diventare efficaci allievi online

Come? Un metodo per essere allievi online?

Proprio cosi!

Ecco i suggerimenti per affrontare con successo i nostri percorsi di formazione a distanza

 Come fare tesoro della formazione online?

Scegliere

È difficile districarci in un’offerta di formazione apparentemente ricchissima, a basso costo e fruibile dal nostro soggiorno. Difficile non lasciarci attrarre da annunci roboanti, da promesse di corsi gratuiti. Ricordiamo che il formatore è una professione e l’erogazione gratuita di contenuti è una leva commerciale (legittima e sacrosanta) e che difficilmente chi propone contenuti di valore li svende.

Scegliamo anche il formatore, oggi il curriculum e la storia di ognuno di noi sono disponibili con pochi click. In ogni caso che si tratti di un veterano o di una matricola tra i formatori, verifichiamo la sua resa sullo schermo. Ci sono abilissimi docenti che non sono in grado di erogare una lezione fruibile.

Insomma “compriamo” (sia in termini di acquisto vero e proprio che in termini di impegno personale) solo quando siamo convinti della qualità e della consistenza della proposta formativa.

Non ascoltare con un orecchio solo

Il grosso rischio è quello di assistere a livello di mezzo coinvolgimento. In salotto, magari sul divano, la lavatrice ha finito e stendo tanto sento lo stesso, un occhio ai messaggi sul telefono… così non è possibile vivere l’esperienza di formazione.

Sforziamoci di avere un setting e uno spazio temporale protetto dal resto delle nostre incombenze.

Interagire

Il modello partecipato nella formazione ha evidenziato tutti i suoi benefici. Nella formazione online ancora non siamo abituati o confidenti all’interazione con i compagni e con i docente.
Poniamoci l’obiettivo di fare una domanda o scrivere un commento, saremo più attenti e avremo l’occasione di allargare il nostro network personale. Diventare un soggetto nella formazione anziché essere un piccolo quadratino nello schermo.

Webinar è solo un inizio

Questo punto vale soprattutto per i webinar. Anche  il webinar è fatto bene e i contenuti sono di valore non possiamo credere che seguirlo possa essere esaustivo per la nostra formazione. È un ottimo punto da cui partire.

Serve ad orientare la successiva ricerca, a capire quali testi dovremo leggere e chi sono i personaggi di riferimento da seguire per ogni ambito… come dire “è solo l’inizio!”

Flessibilità e disciplina

Questo punto è valido soprattutto per quei corsi “in differita”. Seguire secondo le nostre esigenze e l’organizzazione della nostra quotidianità non elimina la necessità di fare un piano della nostra “frequenza” che dovrà essere regolare e disciplinato anche se nell’orario che piace a noi!

La comunicazione esiste se qualcuno emette un messaggio e qualcuno altro lo recepisce.

La buona comunicazione si costruisce con messaggi ben codificati e decodificati con cura.

La formazione costruisce il nostro futuro di uomini, essere (momentaneamente) fuori dalle aule fisiche non è una ragione valida per de-potenziarla.

Qual è la tua esperienza con la comunicazione online?

Se ti stai sperimentando in questo nuovo palco digitale e desideri un confronto sulla tua efficacia e qualche suggerimento immediatamente utilizzabile, ho progettato Speech: l’ultima frontiera.

Contattami, ci conosceremo e verificheremo insieme se la soluzione è utile per te!

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