Come scelgo i libri da mettere in valigia
Cosa leggere in questo agosto ormai alle porte?
La scorsa settimana ti ho parlato delle autorizzazioni speciali che quest’anno ci dobbiamo dare per godere appieno della nostra pausa.
Ho anche scritto un articolo per Accademia della Felicità con i compiti delle vacanze per “cercatori del proprio talento”.
È arrivato il momento di scrivere di me.
Sono anni che le vacanze per me equivalgono a tour forsennato e piacevolmente senza requie nelle metropoli (soprattutto quelle straniere).
Questo significa che le mie giornate di vacanza sono state negli ultimi anni ritmate da grandi distanze percorse a piedi nei centri cittadini, visite accuratissime a musei, mostre, istallazioni (quanto mi mancano!) e spettacoli nei teatri e all’aperto.
Qualche sera il contapassi dello smartphone ha indicato numeri a due cifre di cui sarebbe stato orgoglioso anche un professionista del trekking.
In questo tipo di vacanza l’unico neo, se proprio ne vogliamo trovare uno, era che il tempo per la lettura risultava limitato ai trasferimenti e a qualche pomeriggio (magari in un parco). La sera (felice, sfinita e con gli occhi pieni di meraviglia) spesso crollavo al secondo paragrafo.
Quest’anno è tutto un po’ diverso. Le vacanze saranno in campagna. Ci sarà tempo per girovagare e visitare qualche perla artistica della penisola, ma ci sarà anche tempo per leggere e studiare.
Quindi piano piano sto selezionando i volumi da portare in vacanza (sì leggo ancora i libri di carta) con la complicità del capiente bagagliaio dell’auto.
Sto scegliendo trai libri acquistati nell’inverno (questo e quello precedente) che non sono riuscita a leggere.
Intenta in questa non facile scelta, ho ripensato ai libri letti nelle vacanze di qualche anno fa. Ho iniziato questa ricognizione mentale con l’intento di scoprire di quale autore cercare una nuova opera o su quale genere o filone insistere.
Dunque! A cosa dovrebbe assomigliare la mia biblioteca delle vacanze?
Mondi di fantasia per riflettere sul mondo reale
Per prima cosa il pensiero va a grandi cicli di fantascienza, primo fra tutti quello della Fondazione di Asimov.
Perché la fantascienza? Soddisfa la mia voglia di storie ma è anche un modo per interrogarsi sui grandi temi della nostra epoca. Ripenso al Il ciclo di Ender, tre volumi attualissimi e avvincenti oltre che diversissimi l’uno dall’altro, divorati sugli scogli della Croazia. (Sono appassionata di cinema ma, questa volta, il film tratto dal primo episodio della saga non rende proprio giustizia alla bellezza del romanzo)
Mi sono subito svelata! Ecco le mie due passioni: la fantascienza con i suoi mondi fantastici, distopici ma verosimili, e la struttura seriale!
Le serie narrative
Ero appassionata di narrazioni complesse e composite ben prima di dedicarmi con estrema soddisfazione alle maratone con le serie TV, mi piace il racconto che non finisce, amo le storie che innescano altre storie (gli spin-off, i sequel e i prequel)!
Non è solo la fantascienza a scrivere a puntate!
In tutt’altro ambito lo fa anche Antonio Monda nella sua serie di romanzi americani dove mostra New York e la brulicante creatività dell’inizio del secolo scorso quando migliaia di europei inventavano una nuova vita nel nuovo mondo! Mi riferisco a L’America non esiste , L’indegno , La casa sulla roccia e Ota Benga.
In fondo interrogarsi su come si trasforma la nostra vita in un luogo nuovo è sempre fantascienza!
infatti ho amato anche Frank McCourt nel suo affresco Le ceneri di Angela – -e nel seguito Che paese, l’America .
Una cosa è certa! Amo le storie delle persone! Quindi non posso non parlare delle biografie e le autobiografie! Guardo la libreria e scorgo subito Sarah Bernhardt – La mia doppia vita e Mata Hari – La spia dei misteri , le storie di due donne a cavallo tra il diciannovesimo secolo e la belle époque.
E le storie d’amore? Non grazie ma…
Sono sincera, la letteratura che parla d’amore mi annoia un po’, a meno che non trovi qualche elemento o espediente narrativo che mi induce a ridisegnare la storia, il fondale, i personaggi strada facendo! Non è un libro d’amore ma parla d’amore dalla prima all’ultima riga La storia di un matrimonio di Andrew Sean Greer.
Lo sguardo in terza posizione
Chi lavora con me sa che attivare lo sguardo in terza posizione è una delle tecniche che utilizzo di più e sa anche che qualche volta suggerisco romanzi che aiutano a capire cosa significa. Leggere i romanzi di Niccolò Ammaniti, che amo alla follia sin dall’opera di esordio Branchie , è un vero propulsivo per attivare la capacità di analizzare lucidamente e “sbrogliare” le matasse complicate che la vita ci propone.
Sempre sullo sguardo in terza posizione e sull’ironia come non ricordarmi del romanzo con cui ho più riso negli ultimi anni? Il mondo secondo Garp di John Irving. Ero in Sardegna e mia madre si stupiva del mio ridere da sola di fronte alle pagine del libro. L’ho amato così tanto che praticamente tutti i miei amici ne hanno ricevuto una copia in regalo.
Questa non è una lista di suggerimenti per le vacanze. È un elenco in ordine sparso di quello che mi aspetto dalla lettura in vacanza. Un brain storming in libertà per condividere qualcosa di me.
Siamo alla vigilia della pausa di agosto di un anno veramente bisestile e mi sono concessa un articolo in libertà e mi devo “tenere” altrimenti non lo “chiudo” più!
Staccare, essere catapultata in mondi differenti, vivere imprese eccezionalmente normali di quella normalità che profuma di stelle…
Questo è quello che mi aspetto dalle letture di svago: un percorso in cui perdere l’orientamento tra le cose che mi piacciono, attraggono e soddisfano.
Cosa cerchi nei tuoi libri delle vacanze? Quali ispirazioni? Quali suggerimenti?
Hai provato a fare l’elenco dei libri delle tue vacanze? Cosa scopri di te stesso in questo “viaggio”?
Magari a settembre ti racconterò di quali personaggi sono stati i miei compagni di viaggio!